Le feste sono finite e abbuffate e brindisi di fine d'anno hanno messo a dura prova il nostro fegato. "Tutto ciò che mangiamo passa attraverso quest'organo, che lo filtra e lo metabolizza" spiega il professor Daniele Prati, epatologo del direttivo dell'Associazione italiana per lo studio del fegato. "Così, quando consumiamo troppi grassi e zuccheri, il fegato li accumula nelle sue cellule (gli epatociti) sotto forma di goccioline di grasso e, nel tempo, si ingrossa, si "appesantisce" e funziona male. Saltare i pasti pensando di depurarsi è sbagliatissimo. In realtà si attiva un meccanismo di difesa. Il cervello, infatti, già al pasto successivo ordina al metabolismo di accumulare più grassi, per compensare le "perdite" precedenti e prevenire eventuali digiuni a distanza ravvicinata.
Parola d'ordine drenare e disintossicare l'organismo.
No a formaggi e salumi e sì a bacche di Goji, semi di Chia, noci, mandorle e semi di lino, ricchi di omega 3 e dal potere antiossidante.
«Il rimedio a tutte le calorie assunte durante le feste può essere doppio -afferma il dottor Giuliano Ubezio, dietista- sfruttare queste calorie accumulate per iniziare o aumentare l'attività fisica e bruciare così i chili in eccesso, oppure limitare le calorie facendo attenzione a tavola». Eliminando tutti i dolci natalizi ad eccezione della frutta secca ottima come spuntino. «Se i chili accumulati sono parecchi -spiega il dott. Ubezio- allora è necessario seguire per 7-10 giorni una dieta ferrea e disintossicante in modo tale da eliminare le tossine in eccesso».